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La pericoronite: cos’è, sintomi e terapie

La pericoronite è un’infiammazione della gengiva nell’area attorno a un dente in fase di eruzione, cioè mentre sta “spuntando”. Nella maggioranza dei casi la patologia riguarda i denti del giudizio, cioè gli ultimi molari superiori e inferiori. La pericoronite si manifesta con sintomi ben precisi: la gengiva si gonfia, è arrossata e causa dolore. Trattandosi della parte posteriore delle gengive, a volte il dolore può estendersi anche verso l’orecchio e il collo ed è particolarmente intenso durante la masticazione.

Pericoronite: cos’è e quanto dura?

La patologia si sviluppa essenzialmente quando un dente in fase di eruzione non trova sufficiente spazio: per questo motivo rimane incluso (cioè “intrappolato”) o coperto in parte dalla gengiva. Ciò riguarda più frequentemente i denti del giudizio dal momento che questi hanno fisiologicamente poco spazio per svilupparsi a causa della loro posizione. Questi denti, del resto, sono del tutto inutili alla masticazione e non hanno alcuna funzione. Il motivo? Nel corso dell’evoluzione di Homo sapiens la mandibola è andata rimpicciolendosi mentre il numero dei denti è rimasto lo stesso tanto che questi ultimi molari sono spesso un problema nel momento in cui spuntano.

La patologia colpisce prevalentemente tra i 16 e i 24 anni, cioè nella fascia di età in cui i denti del giudizio si vengono a formare. La pericoronite nei bambini è comunque presente ma riguarda i denti da latte durante la fase di dentizione.

Quanto dura?

L’infiammazione e il dolore da pericoronite possono avere durate e andamento diversi. Innanzitutto si distingue una pericoronite acuta e una cronica: se la prima ha un esordio improvviso ma ha durata breve, e cioè finché il dente non è completamente emerso dalla gengiva, nella pericoronite cronica (detta anche ricorrente) si verificano episodi acuti periodici, alternati a fasi senza dolore.

Pericoronite: rimedi

Quando la pericoronite è acuta, si manifesta con sintomi lievi e il dolore è circoscritto al dente la sintomatologia può essere controllata con rimedi naturali e casalinghi:

  • risciacqui con acqua salata tiepida, acqua ossigenata o collutori alla clorexidina;
  • pulizia con uno spazzolino a setole morbide.

Quando la sintomatologia è invece più intensa, potremmo essere di fronte a un’infezione della gengiva con la formazione di ascessi. Questo avviene quando il dente che fatica a uscire dalla gengiva rimane “intrappolato” e nell’area si accumulano residui di cibo e batteri. Cosa prendere per la pericoronite, in questo caso? Dopo il consulto del dentista potremmo fare uso di antinfiammatori e antibiotici.

Le complicanze

In caso di infezione o infiammazione grave il paziente mostra sintomi ben evidenti, accanto a quelli già descritti:

  • dolore intenso che si estende sul lato della testa;
  • trisma, cioè la difficoltà ad aprire la bocca;
  • ingrossamento dei linfonodi;
  • gonfiore della parte del volto in cui si trova il dente;
  • presenza di pus nella zona colpita;
  • mal di testa;
  • febbre.

In questi casi le opzioni prevedono l’uso di antibiotici, magari anche in endovena, e la chirurgia. Questa può essere eseguita da un dentista o, in alcuni casi, dal chirurgo maxillo-facciale. Quando le radiografie mostrano che il dente non ha fisicamente lo spazio per emergere completamente, l’intervento ha l’obiettivo di eliminare il lembo gengivale che copre il dente oppure di estrarre il dente del giudizio.

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