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Cause e rimedi per denti sensibili

La sensibilità dentale è una condizione che provoca fastidio, dolore e “scosse” a contatto con cibo o bevande fredde, calde oppure acide, zuccherine o agrodolci. Talvolta si avverte anche durante lo spazzolamento oppure al semplice passaggio di aria con una sensazione di freddo ai denti. Non è semplice identificare i denti sensibili, quando si prova questa sgradevole percezione, in quanto il dolore tende a estendersi. Il disturbo è molto diffuso nella popolazione, specie tra i 20 e i 50 anni e soprattutto tra le donne.

Denti sensibili: le cause

Perché proviamo sensibilità dentale? Ogni dente è caratterizzato da uno strato esterno, lucido e protettivo, che si chiama smalto. È una sostanza molto resistente che protegge il dente dagli agenti chimici e fisici che potrebbero danneggiarlo. Sotto lo smalto c’è la dentina, un tessuto osseo al cui interno si trova la polpa, cioè la parte viva ricca di innervazioni e vasi. La dentina è percorsa da tubuli dentinali che mettono in comunicazione smalto e polpa. Tuttavia laddove lo smalto manca, questi tuboli sono esposti mettendo in comunicazione diretta l’esterno con la parte più sensibile del dente, causando dolore.

Perché la dentina è esposta

Le ragioni per cui i tubuli dentinali perdono la copertura dello smalto sono diverse:

  1. Fattori traumatici, che comprendono:
    • uno spazzolamento troppo violento o con setole troppo dure;
    • uso scorretto di dentifrici sbiancanti abrasivi;
    • microtraumi ai denti, come quelli causati dal bruxismo (cioè la tendenza a digrignare i denti di notte).
  2. Fattori erosivi, legati cioè all’azione di alcune sostanze sullo smalto:
    • consumo eccessivo di bevande e alimenti acidi come succhi di frutta, agrumi o bibite gassate;
    • malattia da reflusso gastroesofageo, che causa un contatto del contenuto acido dello stomaco con i denti.
  3. Recessione gengivale, ovvero la progressiva tendenza delle gengive ad abbassarsi lasciando scoperti i colletti dentali e quindi la dentina. Questa condizione è da valutare in quanto potrebbe rappresentare un esordio di malattia parodontale o parodontite.

I dentifrici per la sensibilità dentale

Di fronte a un problema di denti e gengive sensibili al caldo e al freddo, o agli alimenti, è sempre necessario rivolgersi al dentista per un controllo: questo potrà infatti valutare la causa e porvi rimedio. A volte è sufficiente l’utilizzo di dentifrici desensibilizzanti, caratterizzati cioè da una composizione in grado di chiudere i tubuli dentinali scoperti riducendo così dolore e fastidio.
Ovviamente si tratta di un rimedio temporaneo: l’azione desensibilizzante dura alcune ore, ed è pertanto necessario continuare a usare questo tipo di dentifrici. È fondamentale anche una maggiore attenzione allo spazzolamento così da evitare traumatismi. Laddove sia presente una patologia causa di rigurgiti acidi, occorrerà un controllo gastroenterologico.

Denti sensibili: rimedi

Il dentista può inoltre accelerare il processo con applicazioni a base di gel desensibilizzanti, composti generalmente da fluoruro di sodio: si tratta di sostanze inserite in uno specifico bite e applicate per alcuni minuti alle arcate dentarie durante le sedute odontoiatriche. Nel caso invece il dentista diagnostichi altre condizioni dentarie, occorrerà procedere con terapie più mirate.
In particolare nei casi di maggiore sensibilità il dentista può fare uso di prodotti e tecnologie, come alcuni laser, che accelerano la rimineralizzazione del dente. Quando è presente una forte recessione gengivale esistono invece tecniche chirurgiche per ricoprire l’area di dente scoperta: lo stesso obiettivo è ottenuto anche per mezzo di otturazione delle aree sensibili.

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