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L’apparecchio di contenzione: cos’è e perché è importante

Chiunque abbia portato un apparecchio ortodontico non desidera altro che liberarsene per poter godere del suo nuovo sorriso. Tuttavia una volte terminata la terapia ortodontica è sempre fondamentale portare, per altro tempo, un apparecchio di contenzione o apparecchio di mantenimento. La sua funzione è quella di impedire che i denti riallineati tornino nella vecchia posizione, vanificando gli sforzi compiuti fino a quel momento.

Perché i denti tendono a tornare storti

Senza questo accorgimento, infatti, si verifica la cosiddetta recidiva ortodontica: in pratica, non essendosi ancora stabilizzati, i denti tendono a spostarsi nella loro posizione originaria. La ragione sta in due principali fattori:

  • esiste una sorta di “memoria” nei legamenti che tende a ripristinare la precedente posizione dei denti;
  • la presenza di forze muscolari a livello della bocca e della lingua, che si sviluppano durante la masticazione, le quali possono facilitare lo sposamento dei denti non ancora consolidati.

I tipi di apparecchi di contenzione

Ci sono due grandi famiglie di apparecchi di contenzione, proposti dal dentista in funzione di ciascun paziente:

Apparecchi di contenzione mobili

Sono mascherine in resina termoplastica trasparente oppure placche di materiale plastico aderenti al palato e collegate a un filo che scorre attorno alla superficie esterna dei denti. Questa tipologia di apparecchi è realizzata in laboratorio in funzione della nuova posizione dei denti dopo il trattamento ortodontico. La sua efficacia nel prevenire una recidiva ortodontica è legata al comportamento del paziente e alla cura che ha nell’indossarlo secondo la prescrizione del dentista.

Apparecchi di contenzione fissi

Sono i cosiddetti retainer, ovvero archetti metallici attaccati alla parte interna dei denti da canino a canino. L’archetto non è applicato sui denti più interni in quanto la recidiva ortodontica riguarda principalmente i denti anteriori.

Tipologie apparecchi di contenzione

Per quanto tempo vanno portati i dispositivi di contenzione?

La fase di contenzione non ha durata breve: si parla in genere di un paio di anni. Gli apparecchi di contenzione mobili vengono generalmente indossati per almeno 14 ore al giorno per i primi 3-6 mesi, per poi ridurre il numero di ore fino a impiegarli solo di notte. È comunque il dentista a stabilire durata e modalità del trattamento in base alle caratteristiche della bocca del paziente. In ogni caso anche dopo la contenzione sono necessari controlli periodici per evidenziare eventuali spostamenti indesiderati, e quindi intervenire rapidamente.

L’uso degli apparecchi e mascherine di contenzione è fondamentale: nel caso i denti dovessero stortarsi nuovamente l’unico modo per intervenire consiste infatti nel ricominciare la terapia ortodontica dall’inizio.

Come pulire le mascherine di contenzione

Grande importanza riveste l’igiene orale, in particolare per l’apparecchio di contenzione fisso che se da un lato non richiede al paziente di collaborare, d’altro canto rende l’igiene orale complessa specie perché rende difficile l’uso del filo interdentale. Gli apparecchi mobili vanno invece tolti per mangiare e devono essere puliti con dentifricio oppure sapone: una loro scarsa igiene potrebbe causare la formazione di tartaro sui denti legata all’accumulo di batteri.

 

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