- Luglio 26, 2021
- Elio Marino
Alito cattivo, da cosa è causato?
L’alitosi è una condizione estremamente diffusa tra la popolazione, ed è spesso alla base di imbarazzi e difficoltà con gli altri per l’odore sgradevole. L’alito pesante ha cause diverse, che dovrebbero essere indagate con attenzione. Nonostante però molti credano che possa essere dovuto a disturbi digestivi, nell’85 per cento dei casi circa l’origine della puzza in bocca è da ricercare in patologie della bocca o dei denti e nella scarsa igiene orale.

Le cause dell'alito cattivo
- La carie. È legata a un danno al dente prodotto dall’accumulo di placca batterica che ne erode la struttura. Inizialmente la carie non dà sintomi dolorosi, ma solo un alito molto cattivo prodotto appunto dai batteri.
- La parodontite. Anche questa patologie infiammatoria che porta alla perdita dei denti può dar luogo a puzza tra i denti dal momento a produrla è un processo degenerativo.
- Denti del giudizio che stanno crescendo. Anche in questo caso si possono manifestare problemi di alitosi. Proprio nel momento in cui questi stanno emergendo dalla gengiva possono formarsi batteri anaerobi che secernono gas maleodoranti.
- Bocca molto secca. Può causare alito pesante perché la saliva è importante per la rimozione naturale dei batteri dal cavo orale. Per questo chi ne produce poca dovrebbe bere molta acqua e rivolgersi al dentista con regolarità.
Attenzione all'alimentazione e all'igiene orale
In alcuni casi l’alimentazione ha un peso sull’alito cattivo: non solo l’ingestione di cibi come aglio e cipolla possono creare odori fastidiosi, ma anche una dieta squilibrata ha un certa influenza.
Ad esempio una dieta ipocalorica può alterare il metabolismo, creando alitosi. Controllare la nostra alimentazione non basta, dobbiamo prima di tutto curare l’igiene dentale. Solo lavandoci i denti regolarmente almeno due volte al giorno con spazzolino e filo interdentale evitiamo l’accumulo di placca e quindi i cattivi odori.
Quando ci laviamo i denti, dedichiamo del tempo anche alla pulizia della lingua su cui i batteri proliferano: usiamo spazzolini dotati dell’apposito strumento in gomma presente sul dorso, passandolo ripetutamente dall’interno verso la punta. Sono anche raccomandati risciacqui e gargarismi con un collutorio.
Inoltre è sempre necessaria la pulizia dei denti professionale dal dentista per la rimozione del tartaro e per un controllo periodico che escluda la presenza di patologie come la carie.
Le malattie che producono alitosi
Di fronte a un’alitosi persistente dobbiamo però anche escludere la presenza di malattie sistemiche che, in alcuni casi, potrebbero produrla. Tra queste citiamo:
- rinofaringiti e sinusiti;
- tonsilliti;
- alcune patologie polmonari, come le bronchiti che causano proliferazione batterica;
- patologie epatiche;
- insufficienza renale;
- chetoacidosi diabetica;
- alcune malattie dello stomaco.
Occorre anche accertarsi che il disturbo non derivi dall’assunzione di alcuni farmaci, come certi antibiotici, oppure più semplicemente da cattive abitudini quale il fumo: le sostanze tossiche presenti nella sigaretta si depositano infatti sui denti e sono assorbite dalla mucosa orale, causando odori cattivi.
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